ROBERTO MATTA ECHAURREN ©

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ROBERTO MATTA ECHAURREN

Nato nel 1911 a Santiago del Cile da genitori baschi in una famiglia dell'alta borghesia, Matta si diplomò alla scuola di architettura nel 1933 e si stabilì a Parigi nel 1935, dove fece l'apprendista con il famoso architetto modernista Le Corbusier. A Parigi, Matta fu presentato a Federico Garcia Lorca, Salvador Dali e al giovane artista britannico Gordon Onslow Ford, che divenne il suo migliore amico. André Breton, vedendo il loro lavoro, invitò il giovane Matta, insieme a Onslow Ford, a unirsi ai surrealisti. Matta esplorò il suo subconscio con un linguaggio simbolico e astratto e un paesaggio interno in continua evoluzione, un processo che chiamò "Morfologia psicologica. Come molti dei suoi contemporanei, Matta emigrò a New York allo scoppio della seconda guerra mondiale, e partecipò alle mostre e alle serie di conferenze iniziate dai surrealisti alla New School of Social Research, guidata da Onslow Ford. La giovinezza, il carisma e l'energia dinamica di Matta lo resero una figura accessibile agli occhi dei giovani americani. Sviluppò un rapporto da mentore con molti di loro e alla fine iniziò una serie di workshop settimanali di pittura, gioco collaborativo e filosofia surrealista nel 1941. Tra questi artisti/studenti c'erano William Baziotes, Gerome Kamrowski, Jackson Pollock, Arshile Gorky, Peter Busa e Robert Motherwell. Nel suo rivoluzionario tomo "SURREALISMO IN ESILIO, e l'inizio della Scuola di New York", la storica dell'arte Martica Sawin ha scritto che Matta "...voleva creare un gruppo scissionista per i surrealisti in esilio per rivaleggiare con la presa di Breton sul movimento". Lei cita Kamrowski ricordando come "Matta stava cercando di proiettare certe idee, di far visualizzare il tempo alle persone, di sviluppare una sorta di simbolo, e mentre si disegnava automaticamente, di vedere quale sarebbe stato un connettore comune". Molto di ciò che più tardi divenne l'Espressionismo Astratto fu attribuibile alle teorie e alle tecniche che Matta aveva esplorato come membro dei surrealisti, e che poi passò agli americani; in particolare il concetto di automatismo e la predominanza del subconscio o della mente irrazionale su quella razionale. Più di ogni altro europeo, Matta fu la più grande influenza su questa generazione di artisti americani, residenti a New York e aperti a forme rivoluzionarie di espressione artistica. Al suicidio di Arshile Gorky nel 1948, Andre Breton scomunicò Matta dai surrealisti, ritenendolo responsabile della morte dell'artista a causa di una relazione tra Matta e la moglie di Gorky, Agnes. Matta trascorre i suoi ultimi anni tra l'Europa e il Sud America e muore a Civitavecchia, in Italia, nel 2002. Numerose mostre e retrospettive a Berlino, Parigi e New York hanno onorato la sua brillante carriera e i suoi contributi.

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