GIORGIO VAIANI LISI ©
© Giorgio Vaiani Lisi by SIAE
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GIORGIO VAIANI LISI
Giorgio Vaiani Lisi nasce ad Arezzo nel 1978. Fin da piccolo, ha la fortuna di essere circondato dal bello. Insieme al padre, antiquario, cresce visitando fiere, mercati, musei; con il nonno gallerista, invece, frequenta gli studi di artisti come Santomaso e Dorazio, Maccari e Guidi. Dopo studi liceali linguistici, all'Università sceglie Conservazione dei Beni Culturali, seguendo i corsi di Antonio Paolucci (all'epoca Direttore del Polo Museale Fiorentino e precedentemente Ministro dei Beni Culturali, recentemente direttore dei Musei Vaticani), di Marco Ciatti (Direttore dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze) e della Professoressa Rossana Buono, collaboratrice di Germano Celant: nel suo corso di Storia dell'Arte Contemporanea studia l'Arte Povera, Informale e Concettuale, rimanendone profondamente colpito. S'interessa inoltre a materie come l'archeologia, la paleontologia, la semiologia e la simbologia. Artisticamente autodidatta, Giorgio Vaiani Lisi inizia a dipingere e scolpire intorno ai vent'anni, ma questa attività rimane privata per lungo tempo. I primi lavori esposti pubblicamente sono del 2012, opere materiche di matrice informale che spaziano dalla pittura alla scultura. La ricercar sulla materia è il fulcro del suo lavoro, fin da principio. Altrettanto importante è l’aspetto segnico e simbolista, che inizia ad emergere nel 2015, anno in cui approda a composizioni di segni che assumono le sembianze di veri e propri alfabeti criptici, incastonati su fondi materici (la serie Crypticvs). Nello stesso periodo si dedica allo studio delle lingue delle civiltà antiche, in particolare quella Etrusca e nel 2016 presenta il ciclo Etruscan Memories, incentrato sull'aspetto simbolico ed evocativo della lingua Etrusca, rappresentato per mezzo di dipinti e sculture fortemente materici e densi di segni grafici, opere che coniugano potenza espressiva e purezza visiva, suscitando nello spettatore una sensazione di sospensione temporale. I lavori di Giorgio Vaiani Lisi sono versatili, collegati dalla presenza di lettere, parole, segni e simboli utilizzati come strumenti concettuali di connessione tra soggetti e contesti differenti, mediante l'utilizzo di tecniche, supporti e materiali molto vari, dai più nobili a quelli di recupero. Ha esposto più volte alla Galleria d’Arte Piero Della Francesca, la prima nel 2012, nella mostra Arte Materica, e negli anni seguenti, dal 2016 al 2024, le sue opere sono state esposte in mostre collettive ed eventi fieristici, presso importanti gallerie internazionali, come Casati di Monza (insieme ad Aubertin, Perilli, Scanavino), Style Gallery di Parigi e Zhao Contemporary di Shenyang, Cina (in cui ha esposto al fianco di artisti del calibro di Hsiao Chin e Tsai Hsia Ling). Di lui hanno scritto la storica dell’arte Lucia Scatragli, il critico cinese Li Xiu e il poeta umbro Evaristo Seghetta Andreoli, il quale scrive: “Non poteva che nascere ad Arezzo, la città di 'Mecenas atavis edite regibus' (Mecenate discendente da antichi re) di oraziana memoria, Giorgio Vaiani Lisi, pittore giovane ma dalla bella e consolidata esperienza nella sua arte, versatile e incline come è alla manualità geniale per le arti plastiche. Ebbene in Giorgio scorre sangue "Rasna" (Etrusco) perché la lettura che sta dando alle sue ancestrali sensazioni non poteva che riportarci a quel mondo particolare per raffinatezza e gusto che era quello degli etruschi. Giorgio Vaiani Lisi si adopera nella riesposizione moderna dei vasi dei tirreni, con il colore scuro che sa di ossidazione, di nero e marrone del bucchero, solo che lo riporta su tela, quindi su una superficie piana, più leggibile, più scenica. Egli arricchisce quell'oceano di onde da bassorilievo, con lettere dell'alfabeto etrusco dal colore oro antico patinato e filigranato. Questo artista ci riporta alle notti delle città della dodecapoli e gioca con le anime del duemila a ricordare che il bello e il mistero non hanno tempo.” Giorgio Vaiani Lisi vive e lavora ad Arezzo.
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