KAREL APPEL ©
"S.T. (Testa)"
Richiesta informazioni
Rispondiamo entro 24 ore
Nel caso tu non riceva la nostra risposta, ti consigliamo di cercarla nella cartella "spam" o "junk" della tua email e di contrassegnarla come "non spam".
KAREL APPEL
Karel Appel nasce ad Amsterdam nel 1921. Studia alla Rijksakademie di Amsterdam. Si interessa innanzitutto alla pittura francese moderna, poi approfondiscedi altre tecniche espressive. Nel 1948 dà vita con Constant e Corneille al gruppo "Reflex". Nello stesso anno, a Parigi, con Constant, Corneille, Asger Jorn e Pierre Alechinsky, fonda il gruppo "COBRA". Il gruppo, che raduna artisti di Copenhagen, Bruxelles e Amsterdam, propone una rilettura dell'espressionismo in chiave informale e ironica, contrariamente al rigore e l'ordine di correnti razionaliste come De Stijl. Karel Appel è uno degli pittori più rilevanti della scena artistica olandese ed europea del dopoguerra. Nel 1948 è tra i principali rappresentanti del manifesto di "COBRA", il gruppo artistico che trae il nome dall’acronimo delle tre capitali europee da cui provengono i suoi esponenti. L’idea di COBRA è quella di contrastare il naturalismo borghese, collocandosi in alternativa alle correnti artistiche principali per pervenire a una nuova rappresentazione della realtà. Sul piano formale Jorn, Alechinsky, Appel e compagni amalgamano componenti diversi tra loro: le immagini della cultura nordica, l'automatismo dei surrealisti, l'uso del colore aspro e pastoso e la deformazione della forma appartenenti dell'espressionismo. Ne deriva una pittura aggressiva, che conserva un'impronta figurativa carica di spunti ironici e grotteschi. In questo ambito, Appel predilige una pittura basata sul colore. Un colore steso a pennellate spesse e pastose, in cui predominano i colori primari, arginati dalla presenza del nero. Dal caos cromatico emergono forme antropomorfe simili a grotteschi pupazzi, rozze teste, forme dalle sembianze animali. La carica aspra e aggressiva delle opere degli anni '50 si attenua a partire dalla seconda metà degli anni '60 e per tutti gli anni '70. La stesura ora è più morbida e le immagini si fanno più chiare e nitide. Non c'è più la lotta del passato, ma ricerca dello spazio. Dai primi anni '80 le opere di Appel subiscono un ritorno alla pittura dura e violenta degli anni precedenti. Allineandosi al copione della pittura neoespressionista, allarga le dimensioni dei quadri. Ricarica i pennelli con i colori di un tempo e li scarica sulla tela, ma seguendo un piano preordinato. Il risultato sono opere di una potenza espressiva e cromatica incredibile. Vasta e accattivante è anche la sua produzione grafica. Muore a Zurigo nel 2006.
Leggi tutto Chiudi