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Walter Fusi nasce ad Udine nel 1924, in una famiglia toscana originaria di Colle di Val d’Elsa. Si diploma all'Istituto d'Arte di Siena nel '43 e nel '44 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove, sotto la guida prima di Ennio Pozzi e poi di Emanuele Cavalli, inizia la carriera professionale. La sua prima mostra personale si tiene nel 1946 a Colle di Val d’Elsa, nei locali del Teatro del Popolo. Da allora la sua carriera è un continuo crescendo. Negli anni Cinquanta si trasferisce a Firenze, città in cui, in quel periodo, esplodono importanti avanguardie artistiche, come per esempio il MAC. In quel contesto Walter Fusi opera in modo leggermente differente, avendo infatti aderito all’Informale. Dalla fine degli anni Sessanta è a Milano, altra città fulcro dell'arte contemporanea, dove si avvicina alle sperimentazioni geometriche e spazialiste, per poi trasferirsi di nuovo a Firenze nel 1979. Sono gli anni della definitiva maturità artistica, che si definisce con uno stile molto personale, una sorta di astrazione declinata con libertà espressiva e fantasia decorativa. Nella fase finale della sua vita torna al suo luogo del cuore, Colle di Val d’Elsa. A casa ritrova il piacere di colorare e dipinge grandi superfici campite e materiche, sia singoli che composizioni di più tele; così arriva ad uno dei suoi cicli più famosi, i Carmina Burana, composizioni di grandi (ma anche piccole) tele assemblate. Muore nella sua casa di Colle di Val d’Elsa il 15 maggio 2013 all’età di 89 anni, nella sua casa di via Nello Salvi. Il suo percorso espositivo è imponente, Fusi ha esposto sia in importanti personali in Italia e all’estero che in collettive e tematiche. Ha partecipato alla VIII Quadriennale d’Arte Contemporanea di Roma, al XXV, XXVI e XXVIII Salon des Réalités Nouvelles, al XII, XV e XVI Salon Grands et Jeunes d’Aujuourd’hui, al Salon des Comparaison Grand Palais e al XXXI Salon de la Jeune Sculpture di Parigi; alla Bertrand Russell Peace Foundation a Londra, all’Art 94 a Bruxelles e al Costructivismo 96 a Caracas.
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